Collaborare per innovare
Nel 2004 il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento ha stretto una collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano, eccellenza nell’ambito della Medicina Traslazionale. A seguito dell’avvio del progetto Rinovatis, che vede come ente attuatore il Dhitech Scarl, la rete dei partners, già esistente, si è ampliata attraverso nuove collaborazioni con l’Università degli studi di Bari, il CNR-Nano e il gruppo Engineering Spa. Nel 2013, con la nascita del Living Lab, gli enti partners del progetto Rinovatis entrano a far parte della rete del Living Lab. Grazie agli anni di collaborazione, alla comunicazione e allo scambio di know-how tra i partner del TM Living Lab si è sviluppato un ecosistema dell’imprenditorialità innovativa high-tech della Medicina Traslazionale.
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Università del Salento
Il Laboratorio di Biomateriali del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione (DII) è uno dei nodi della Rete Nazionale di Tissue Engineering (TissueNet), e vanta numerose collaborazioni nazionali ed internazionali relative allo sviluppo di scaffold macromolecolari per la medicina rigenerativa, con particolare enfasi sulla rigenerazione del sistema nervoso periferico e centrale, e sulla rigenerazione di tessuti osteocondrali. Il team di ricerca dispone di laboratori attrezzati per lo studio delle proprietà meccaniche, termiche, reologiche e morfologiche dei materiali, oltre ad una camera pulita classe 100.000 con moduli classe 10.000 ed un laboratorio per la sintesi chimica, facilities di microscopia a scansione elettronica (SEM ed eSEM), microscopia a forza atomica, microscopia confocale, diffrattometria a raggi X, NMR anche stato solido, FTIR (anche con imaging), spettroscopia UVvisibile, laser light scattering e porosimetria.
Il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali (DiSTeBA) con il suo laboratorio di Proteomica Clinica è attivo nella ricerca e nell’individuazione di marcatori specifici per la diagnosi precoce delle patologie oncologiche, degenerative e di origine autoimmune e microbiologica e nel monitoraggio delle terapie finalizzato alla predisposizione e realizzazione di trattamenti farmacologici personalizzati, grazie anche alla collaborazione diretta con la ASL di Lecce.
Università di Bari
Il Laboratorio di Chimica dei Plasmi dell’Università di Bari è inserito stabilmente da tempo nel tessuto della ricerca Europea e Internazionale della Chimica dei Plasmi, in virtù di partecipazioni a progetti di ricerca europei, collaborazioni scientifiche, scambi di studenti e ricercatori. La modificazione via plasma ‘freddo’ di polimeri e la deposizione di film polimerici è un settore della scienza dei materiali in crescita esponenziale a causa delle sue molteplici applicazioni industriali. I materiali trattati via plasma mostrano infatti peculiari proprietà di inerzia chimica, durezza, indice di rifrazione, bagnabilità, compatibilità con il plasma sanguigno e resistenza ai batteri che li rendono indispensabili in settori strategici quali l'agroalimentare (packaging) e il medicale (biomateriali).
I ricercatori del laboratorio di chimica dei plasmi sono parte dei seguenti network:
- International Plasma CoE Network – Tredici Centri di Eccellenza in vari paesi: Francia, Germania, Giappone, Irlanda, Italia, Olanda, Sud Corea, UK, US
- COST (Cooperation for Science and Technology) sulle modificazioni superficiali via plasma
- PLASMATECH: centri di ricerca e aziende nei processi plasmochimici nei settori Salute, Tessile, Alimentare e Ambiente.
- INSTM - Istituto Nazionale di Scienza e Tecnologia dei Materiali sezioni “Film Sottili” e “Biomateriali”
- CRISMA - Centro Interuniversitario Sistemi Medici Avanzati: Università di Siena, Bologna, Milano, Napoli e Bari per le ricerche sui biomateriali.
CNR
Il National Nanotechnology Laboratory (NNL) è un centro di ricerca dell’Istituto di Nanoscienze del CNR e rappresenta attualmente uno dei più grandi laboratori interdisciplinari sulle nanotecnologie a livello europeo. Il centro NNL è organizzato su un’area di circa 1000 metri quadri divisa in 5 sezioni: 1) Clean room; 2) Laboratorio di Biologia; 3) Laboratorio di Chimica; 4) Laboratorio di Scanning Probe; 5) Laboratorio di magnetismo, basse temperature e trasporto.
Tutte le sezioni sono equipaggiate con strumentazioni allo stato dell’arte, tra le quali evidenziamo: una facility di nanofabbricazione con sistemi di litografia elettronica, nanospotter per fabbricazione di microarrays, workstation elettrochimica, microscopi a scansione di sonda, laboratorio di chimica dotato di cappe per la sintesi di nanoparticelle inorganiche e glove box, un TEM, spettrofluorimetro (equipaggiato con tutti gli accessori per il raffreddamento del campione, TIRF e spettroscopia risolta in tempo), microscopio confocale a due fotoni, un’area per la crescita di cellule e tessuti, una camera fredda di 16 metri quadri e un laboratorio criomagnetico.
La divisione di Nanobiomolecular Electronics and Nanobiotechnology (NEN), opera da più di 10 anni presso CNR NANO, e vanta un’ampia esperienza nei settori della fabbricazione di dispositivi e materiali micro- e nano-strutturati mediante tecniche top-down e bottom-up, nonché nella caratterizzazione delle interazioni tra molecole e biomolecole con strutture/dispositivi inorganici con l’obiettivo di creare e sfruttare nuove architetture e nuovi dispositivi ibridi per studi fondamentali ed applicazioni nel campo delle nanoscienze e della scienza della salute.
Ospedale San Raffaele
L'Ospedale San Raffaele (OSR) è riconosciuto come Centro d’eccellenza sia per le attività di prestazione sanitaria che per la ricerca scientifica nell’ambito della Medicina Molecolare. OSR ha come fine principale il trasferimento delle conoscenze ottenute dalla ricerca di base alla ricerca clinica applicata e possibilmente alla pratica clinica. OSR fornisce infatti le competenze chirurgiche, cliniche e di analisi, oltre alla definizione e attuazione dei protocolli sperimentali in vitro ed in vivo con la collaborazione delle sue unità di Neuropatologia e Neuroimmunologia ed il suo "Laboratory for Tissue Engineering and Biomaterials"
Il Parco Biomedico del San Raffaele comprende
- Ospedale San Raffaele
- Istituto di Ricerca del San Raffaele (DIBIT), a sua volta sede dell’Istituto San Raffaele-Telethon di terapia genica (HSRTIGET), dell’Istituto di Ricerca sulle Cellule Staminali (SCRI) e dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (INSPE) con Direttore Prof. G. Comi.
- Università Vita-Salute del San Raffaele
- Science Park Raf SpA, che agisce da interfaccia fra la Fondazione e la le aziende del settore delle scienze della vita, banche e venture capitalists con la missione di creare valore dalla competenza, proprietà intellettuale, risorse umane e dotazioni per la ricerca disponibili all’interno.
Engineering
Il Gruppo Engineering SpA esprime oggi quasi il 7% della quota di mercato IT domestico e rappresenta una delle maggiori realtà italiane nei servizi di Information Technology con un posizionamento che la colloca tra i primi 3 operatori nazionali ed è il primo System Integrator italiano con un’offerta integrata e completa nei servizi, progetti e consulenza IT. Engineering verrà coinvolto nei progetti principalmente attraverso il suo Laboratorio di Ricerca e Sviluppo. Il Laboratorio può contare su di uno staff di 250 ricercatori e su 4 strutture di sviluppo; negli ultimi tre anni, Engineering ha investito circa 50milioni di euro in riferimento alle attività di ricerca. Le principali aree di ricerca, in cui il laboratorio risulta essere coinvolto e che sono in linea con gli obiettivi del distretto e del progetto possono essere sintetizzate come segue: Service Oriented Architecture, Service Design, Service Engineering e Servizi in mobilità, User Experience e nuovi modelli per la user Interaction, Paradigmi innovativi per organizzazioni pubbliche e private, Intelligent Systems, Business Process Design e Management Systems, Social Networking.
Dhitech
Il Dhitech Scarl opera principalmente sulla base di progetti di Ricerca Applicata e Formazione, finanziati nell’ambito delle azioni Regionali, Nazionali e Comunitarie a sostegno dell’Innovazione Tecnologica. Obiettivo strategico del Distretto è la creazione di una consistente massa critica di attori dello sviluppo, tra cui Innovatori/Imprenditori, che siano in grado di promuovere ed attuare l'innovazione del sistema produttivo anche attraverso la nascita di nuova impresa High – Tech.
Durante il progetto RINOVATIS, ha progettato e realizzato del Living Lab a livello regionale, nell’area della Tissue Engineering e della medicina rigenerativa che ha garantito il corretto flusso di informazioni tra i vari partner. Il Dhitech ha fornito inoltre competenze relativamente al processo di sintesi di dispositivi biomedicali ed all’analisi delle procedure ad esso connesse (e.g. packaging, sterilizzazione, marcatura CE, validazione dei sistemi di qualità).
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